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XLII Giornata del credito

XLII GIORNATA DEL CREDITO

Mercati, Banche e Imprese verso Basilea 3

Roma, martedì 22 giugno– Dalle ore 9.15 alle 13, si è svolta, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la XLII Giornata del Credito.

La XLII Giornata del Credito ha trattato il tema: “Mercati, Banche e Imprese verso Basilea 3”.

È stato analizzato il rapporto banca-impresa, i suoi cambiamenti e i suoi possibili sviluppi, anche in collegamento all’applicazione delle nuove regole di Basilea 3.

Inoltre, analizzando i punti di forza e di debolezza dei singoli settori economici e le criticità di accesso al credito, si è discusso circa modi e strumenti di credito innovativi e specializzati che possano garantire un miglioramento del rapporto banca/impresa e, di conseguenza, uno sviluppo economico reale, che non trascuri un equo rapporto fra costi e benefici.

I lavori sono stati aperti da Ercole P. Pellicanò – Presidente dell’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito che ha presentato la Giornata spiegando che con la sua istituzione si è voluto creare un momento di esaltazione del ruolo attivo del credito nel trasformare il risparmio, da atto passivo di astinenza, in atto positivo e creativo di produzione, reddito e sviluppo e, quindi, di nuovo risparmio.

È poi intervenuto Stefano Mieli, Direttore Centrale Area Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia, che ha tenuto il discorso di base. “Nel 2009 i prestiti a residenti delle banche operanti in Italia hanno subito una contrazione pari allo 0,7 per cento.- spiega Mieli – Il tasso di crescita sui dodici mesi del credito, al netto di sofferenze e pronti contro termine, è calato di circa sette punti percentuali. Il dato complessivo del 2009 è il risultato di dinamiche differenziate per tipologia di imprenditori, per dimensione degli intermediari e per area territoriale”.

Dopo questo approfondimento si sono susseguiti:

  • Federico Vecchioni, Presidente Confagricoltura

Malgrado le difficoltà di questo periodo di crisi economica, il settore agricolo mantiene alto il tasso di occupazione contando circa 1 milione di imprenditori. È stata inoltre evidenziata la necessità di ideare nuovi strumenti che consentano una maggiore liquidità anche in virtù dell’export agricolo.

  • Vincenzo Boccia, Vice Presidente Confindustria

Parla della forte sinergia esistente tra il sistema bancario e quello imprenditoriale: la ripresa e il successo dell’uno è determinate per la sopravvivenza dell’altro. Parlando poi di Basilea 3, si è soffermato sulla centralità dei tempi di applicazione delle nuove regole di Basilea 3 : è necessario che non ci siano anticipi, né ritardi, ma che le il rispetto delle nuove normative cominci con la definitiva uscita dall’attuale crisi economica.

  • Giorgio Natalino Guerrini, Presidente Confartigianato

Tema centrale dell’intervento è stato il ritorno all’economia reale, dopo le delusioni della crisi economica.

È necessario il rafforzamento del ruolo delle banche dei territori nel rapporto con le PMI locali. Si è poi parlato di queste ultime, soffermandosi sulla funzione fondamentale che ricoprono in Italia e della necessità di avere facilità d’accesso al credito visto come “linfa vitale” per la sopravvivenza del settore.

  • Ernesto Ghidinelli, Responsabile del Settore Credito e Incentivi di Confcommercio

Anche in questo caso, si è parlato delle forti apprensioni provate dall’applicazione delle normative di Basilea 3, focalizzandosi sul ruolo attivo giocato dalle banche territoriale che cercano di recuperare o fortificare il rapporto con le PMI, in un’ottica di sostegno per l’accesso al credito.

  • Marco Jacobini, Amministratore Delegato Banca Popolare di Bari

Si è concentrato sulla sua esperienza di rappresentante di una banca territoriale che, tra i suoi clienti, annovera anche realtà di PMI le quali costituiscono il motore dell’economia nazionale.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente del CNEL, Antonio Marzano, il quale ha parlato della creazione di un’economia globale in cui lo scambio reciproco tra banche e imprese sia sempre più solido. In riferimento a Basilea 3, il Presidente vede la previsione piuttosto complessa. In positivo, si dovrebbero avere effetti sulla liquidità, sul patrimonio, sulla valutazione del rischio, e una minore influenza delle agenzie di rating. Ciò senza dimenticare che gli obblighi di aumento di capitale potrebbero rivelarsi così cospicui da indurre a restringere in contropartita i rischi, e quindi i flussi di credito. Oltretutto, con un leverage più basso, la redditività degli incrementi di capitale sarebbero minori. Queste due considerazioni, continua il Presidente del CNEL, potrebbero, congiunte, o ad una minore credito rischioso, o ad una diversificazione verso altri servizi finanziari più redditizi. L’uno e l’altro sono effetti temibili per le PMI.

Ercole P._Pellican Stefano Mieli Vincenzo Boccia Giorgio N._Guerrini Marco Jacobini
Antonio Marzano Ernesto Ghidinelli